Fuori Campo, saper stare al di là della rete

Fuori Campo, saper stare al di là della rete

Mercoledì 4 dicembre il terzo appuntamento a porte chiuse dedicato ad allenatori e famiglie

Le istruzioni per l’uso del dottor Roberto Mauri e di Andrea Icardi

 

 

Crema, 4 dicembre 2014Un incontro a porte chiuse indirizzato a giocatori, allenatori, famiglie e a tutti coloro che sono a contatto con i ragazzi dell’A.C. Crema 1908, quello tenutosi ieri sera nella Sala Convegni del Centro Giovanile Opera Pia San Luigi. La serata numero tre, organizzata dall’associazione sportiva cremina, si è inserita nel ciclo di incontri dedicati al settore giovanile, anima e parte fondamentale del progetto sportivo nerobianco.

Dal titolo “Fuori campo. Saper stare al di là della rete, istruzioni per l’uso”, la serata ha visto la straordinaria partecipazione di illustri ospiti, lo psicologo e scrittore Roberto Mauri e Andrea Icardi, ex giocatore del Milan e direttore tecnico di Marconi Stallions di Sydney, che hanno risposto alle domande poste dal Project Manager dell’A.C. Crema 1908 Angelo Colombo.

L’incontro

Un incontro ricco di spunti e momenti di riflessione, in cui sono state affrontate diverse tematiche e problematiche vissute nel quotidiano di casa e del campo, da famiglie e allenatori. Il rapporto fra giovani e adulti nello sport e il loro delicato equilibrio, il protagonismo dei genitori e la presenza poco visibile dei ragazzi come veri soggetti dell’attività, questi gli aspetti fondamentali dell’educazione, dell’insegnamento e dell’aspetto formativo che hanno interessato i presenti in sala.

 

I commenti

«Questo evento ha visto la presenza delle famiglie» commenta Angelo Colombo, Responsabile Progetti Speciali A.C. Crema 1908 e moderatore dell’evento «esse hanno, ovviamente, un ruolo nella vita di un ragazzo che vive lo sport non solo come attività sportiva, ma anche come momento emozionale. Per questo motivo è importante condividere le stesse passioni e capire che a volte ci sono aspetti sottovalutati. Uno degli ardui compiti di noi adulti, ad esempio, è quello di insegnare a riconoscere i meriti altrui e ad accettare i nostri limiti».

«Diceva un importante psicologo ‘Nulla agisce più fortemente  sui figli che la vita non vissuta dei genitori’» risposte incisive quelle del dottor Roberto Mauri «Cosa possiamo capire da questo? Prima osservazione: domandarsi perché lo sport dei figli piace ai genitori. La risposta è molto semplice, perché imparano a fare meglio i genitori. Altra osservazione: per i genitori deve essere importante guardare con gratitudine la riga bianca, confine simbolico fra chi gioca e chi sta fuori, perché permette di far crescere la fiducia nei confronti dei ragazzi».

«Il settore giovanile è l’anima della società» interviene  laconico Andrea Icardi «senza un settore giovanile di un certo tipo, la società non può esistere. Crea il passaggio di tifosi, comporta il miglioramento della filosofia e della metodologia che deve formarsi all’interno. Tutti fattori che determinano un certo atteggiamento nel comportamento e nello stare in campo. Questa è l‘immagine da tratteggiare: devi plasmare ideali e valori, un modo di giocare e una forte identificazione». 

 

Andrea Icardi e Roberto Mauri