CS | A.C. Crema contro il Bullismo

CS | A.C. Crema contro il Bullismo

Nuovo appuntamento di Sport & Cultura all’interno del progetto Sportabilità

 

 

2 febbraio 2016 – A.C. Crema 1908 si impegna ad affrontare il tema del bullismo, l’allarmante fenomeno che riguarda sempre più famiglie e ragazzi. Ieri sera, presso la Sala Convegni dell’Oratorio Opera Pia San Luigi, l’associazione sportiva cremina ha voluto parlarne e discuterne insieme a un folto pubblico di genitori e allenatori, durante l’incontro Bullismo…oggi, l’ottavo evento del ciclo di appuntamento Sport&Cultura organizzato all’interno del progetto Sportabilità. Moderato da Angelo Colombo, project manager dell’A.C. Crema 1908, la serata ha visto la partecipazione di due importanti ospiti: Luca Massaccesi e Daniele Sterrantino.

 

Luca Massaccesi è campione di Taekwondo, colleziona numerosi successi nel mondo. Dal 2014 è Segretario Generale dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping. Organizza e partecipa, insieme a numerosi sportivi, a convegni sul tema. Ha pubblicato recentemente l’autobiografia ‘The Champ – Il rovescio della medaglia’.

 

Daniele Sterrantino è avvocato partner dello Studio Legale e di consulenza Ius Firm, si occupa di diritto amministrativo e diritto sportivo. È docente universitario e post-universitario su tutto il territorio nazionale. Socio Fondatore e Coordinatore Nazionale dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping.

 

«L’Osservatorio Nazionale Bullismo e Doping» commenta a inizio serata il campione Luca Massaccesi «nasce dalla collaborazione di tante persone, soprattutto di sportivi e campioni che partecipano anche ai nostri numerosi convegni organizzati da Trieste a Palermo. Per noi è fondamentale portare ai ragazzi proprio l’esempio dei campioni, perché è l’esempio dello sport a essere edificante. I genitori, gli educatori e gli allenatori, le scuole, devono capire che si tratta di dati davvero allarmanti che sottolineano un profondo disagio giovanile: il 20% dei ragazzi viene bullizzato con cadenza settimanale, fra i 14 e 21 anni la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali sono i suicidi. Lo sport in questo è fondamentale perché riesce a far fronte a determinati problemi, non lavora solo sul corpo ma anche sulla mente e aiuta ad affrontate le paure di tutti».

 

«L’adolescenza è un fenomeno complesso, è un momento particolare in cui i genitori non saranno mai partecipi al 100%» interviene l’avvocato Daniele Sterrantino «Il primo passo è innanzitutto trasmettere la consapevolezza del fenomeno del Bullismo. Nasce innanzitutto dal desiderio di essere accettati, la necessità del bullo è infatti quello di sentirsi importante, spesso i genitori sono disattenti e gli insegnanti senza stimoli e delegittimati. Per questo è fondamentale stabilire dei ruoli, anche nel fare calcio, ad esempio, il ragazzo non vede solo il 4-4-2 ma soprattutto l’esempio. Dire che il bullismo non riguardi il proprio figlio è quanto ti più sbagliato esista. La consapevolezza è il primo passo».

DSC_1498 DSC_1500

DSC_1500 DSC_1498 DSC_1499 DSC_1498