CORSO DAE CONTRO ARRESTI CARDIACI – IL CREMA ISTRUISCE MISTER, PREPARATORI E DIRIGENTI

CORSO DAE CONTRO ARRESTI CARDIACI – IL CREMA ISTRUISCE MISTER, PREPARATORI E DIRIGENTI

Aumentare il livello di sicurezza dentro il campo, durante le partite e gli allenamenti, ma anche fuori dal campo realizzando le condizioni di un rapido intervento di soccorso che possa risolvere positivamente un episodio di crisi cardiaca anticipando l’arrivo dell’ambulanza e del personale sanitario.
Il Crema ha avviato i corsi per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico rivolti a tutto il personale della società: nel primo incontro sono state formate 17 persone ma al termine dell’iniziativa saranno istruiti oltre 60 tra tecnici, preparatori e dirigenti che lavorano quotidianamente presso il Centro San Luigi a diretto contatto con i giovani atleti del settore giovanile.
Il corso defibrillatore è stato erogato da istruttori certificati attraverso una sezione teorica ed una sezione pratica che ha previsto l’impiego di manichini effettuando una simulazione che riproduce tutte le fasi della Rianimazione Cardio Polmonare (RCP).
Ogni anno 60mila persone perdono la vita a causa di un malore cardiaco. Un intervento tempestivo di defibrillazione e rianimazione è giudicato strategico. In caso di un arresto di grave entità, infatti, un intervento entro 5 minuti ha successo nel 50% dei casi mentre dopo altri 6 minuti sopraggiunge quasi certamente il decesso.
“Abbiamo attuato – commenta il presidente Enrico Zucchi  – una politica della sicurezza molto rigorosa e ad ampio raggio. Siamo intervenuti di recente sulla manutenzione delle superfici di gioco per creare le condizioni migliori per prevenire gli infortuni, abbiamo utilizzato un servizio di presidio anti-contagio con la protezione civile e con il nostro personale per impedire la diffusione del Covid durante le gare e le sessioni di allenamento, abbiamo incardinato nel nostro organigramma la figura di uno psicologo dello sport e ora stiamo istruendo tutti i mister e i membri degli staff per intervenire nel caso di un’emergenza cardiaca che potrebbe essere fatale. Vogliamo che il nostro centro sportivo diventi un luogo sicuro dove l’obbiettivo del benessere  e della buona salute degli atleti sia davvero trattato come una priorità. Stiamo investendo molto per riuscirci e continueremo a farlo”.
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